Mauro Trabalza

Mauro Trabalza fotografoBIOGRAFIA

Mi presento mi chiamo Mauro Trabalza, sono nato a Roma nel 1962. Sono un nipote d’arte , mia nonna era la Sora Lella.

Lei con mio padre mi hanno trasmesso l’amore per le tradizioni, per Roma, per la cucina, per i valori autentici, E mi hanno sempre spinto a coltivare le passioni come espressione vera dell’Anima. Mi consigliarono di frequentare la scuola di Cinematografia “ Rossellini” perché dissero che sarebbe stata molto utile per me…. Poi mi sono ritrovato a fare lo Chef nel ristorante di famiglia, ma una passione ho coltivato nel tempo grazie a quella scuola ed ora è parte fondamentale….

La Fotografia di Mauro Trabalza

Molte sono le cose che vorrei vedere. Molte sono le emozioni che vorrei  esprimere aldilà delle parole. A volte nelle molteplici  visioni  di me stesso e degli altri ,mi domando : Cosa vedo oltre ? Fortuna poi che il Cuore parla, libera la sua energia, uno sguardo , una vibrazione ,un colore , I  miei occhi osservano in silenzio… e dico a me stesso : posso fermare il Tempo. E in questo mio momento la passione mi avvolge e tutto intorno a me si presenta come con sentimento, per far nascere una storia. Uno scatto…. Scene di vita quotidiana … Volti che parlano… Vite da raccontare… Ricercare emozioni nell’intimo umano, attraverso un frame ,attraverso un racconto da osservare, tutto questo mi illumina, e…il Cielo si tinge d’azzurro e scrivo con la Luce ….. E parafrasando una frase di Vinicius de Moraes : La Vita è l’Arte dell’Incontro”. come una magia ,  Ogni Incontro  attraverso  le immagini , diventa   un riflesso dell’ Eternità.

Mauro Trabalza

 

Perchè ho scelto Mauro Trabalza

Con Mauro Trabalza l’incontro è stato fortuito. Invitato da un amico in comune e grande fotografo Fabio D’Emilio alla presentazione del mio libro «Scrivo racconti perché l’attenzione scema», mi sono ritrovato davanti al suo obiettivo che non faceva altro che scattare. Il risultato di quelle foto mi lasciò a bocca aperta. Solo dopo scoprii di aver avuto davanti non solo un grande fotografo, ma soprattutto un artista e una gran bella persona. Con lui lavorerò altre volte e non vedo l’ora di raccontare i suoi scatti, sia con le parole che con la musica, in una mostra che solo la pandemia ne sta rallentando l’organizzazione.
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