Inclusa nell’album «Quando le ore e i minuti sono uguali» Melatti (Delta Top – Believe 2012)
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Era fine luglio del 2011 e mi ero preso qualche giorno di relax dalle registrazioni del disco per riordinare le idee e godermi la campagna umbra, quando lessi il memoriale scritto dall’allora direttore de La Repubblica Ezio Mauro, per la morte del giornalista
Giuseppe D’Avanzo.
Quelle parole mi rimbalzarono in testa per tutto il giorno; allora come oggi, la libertà d’espressione d’un giornalista era minata dagli scopi politici e dalla macchina del fango messa in atto dalle forze politiche e D’Avanzo aveva lottato fino all’ultimo per mettere nero su bianco ciò che realmente accadeva nel Paese.
Alle 5:00 della mattina mi svegliai come se avessi dormito per venti ore di seguito e mi misi a scrivere. Il gioco di parole con il cognome del giornalista e il fatto che un vero professionista deve andare avanti malgrado tutto, mi fece partire proprio dal titolo «Avanzo».
Di questa canzone mi porto dietro una frase in particolare: «
Misero in croce chi faceva miracoli, figuriamoci chi cerca da sempre la verità», mi ritorna in mente ogni qualvolta vedo puntare il dito contro a prescindere, pur sapendo di non essere in grado nemmeno di eguagliarlo.
Questa canzone ebbe poi i giusti riconoscimenti, impreziosita dalla chitarra di David Rhodes, chitarrista della Peter Gabriel Band.
C’è un pensiero espresso da
Corrado Augias subito dopo le esequie che racconta in poche parole chi era Giuseppe D’Avanzo: «
Un giornalista deve osare il massimo, ma solo dopo aver verificato tutti i dati e una volta sinceratosi di questo, scrivere fino in fondo quello che c’è da scrivere. Questa è la massima testimonianza che un giornalista si deve dare per ritenersi tale».
Un aneddoto che mi preme ricordare è che scorrendo i titoli di coda de «La Grande Bellezza» di Paolo Sorrentino, mi accorsi che anche lui aveva dedicato la sua opera all’amico Giuseppe D’Avanzo. Come ebbi l’occasione di incontrare il regista, rimanemmo per un po’ a parlare di Peppe e di musica, il modo più bello per ricordare chi non c’era più e ci aveva lasciato così tanto.
Ascolta «Avanzo» su Spotify
«AVANZO»
LA COSCIENZA E IL SAPERE
SONO LE ARMI CON CUI
FARAI PAURA AL POTERE
AMERAI QUESTO MESTIERE
PAROLE CHE SPOSTERANNO
CONSENSI OPINIONI
MENTRE STARANNO ATTENTI A COME TI MUOVI
MA TU SARAI QUEL FUORICLASSE
NON MI FATE PAURA
IO AVANZO
CON LA PASSIONE E L’UMANITA’
IO AVANZO
UNA PENNA FIRMA TRATTATI
METTE INIZIO E FINE A GUERRE
IO CON LA MIA AVANZO
MISERO IN CROCE CHI FACEVA MIRACOLI
FIGUARIAMOCI CHI CERCA DA SEMPRE LA VERITA’
NO FANGO SU QUESTE MANI
NESSUNO DICE CHE SARA’ FACILE
MA SE C’E’ ROBA VALE LA PENA ANDARE
IO AVANZO
UNA PENNA FIRMA TRATTATI
METTE INIZIO E FINE A GUERRE
IO CON LA MIA AVANZO
PASSO DOPO PASSO
E’ L’ARTICOLO A DESCRIVERE IL SOGGETTO
PEZZO DOPO PEZZO
SEGUENDO IL MIO PERCORSO
SARO’ SICURO DI NON ESSERMI MAI PERSO
AVANZO PASSO DOPO PASSO
PEZZO DOPO PEZZO
NON MI FATE PAURA
IO AVANZO
CON LA PASSIONE E L’UMANITA’
IO AVANZO
UNA PENNA FIRMA TRATTATI
METTE INIZIO E FINE A GUERRE
IO CON LA MIA AVANZO