Presentazione Scrivo racconti perchè l’attenzione scema

Un giorno che non scorderò mai

La presentazione di «Scrivo racconti perchè l’attenzione scema», un giorno che mi porterò per sempre nel cuore, nella mente, sulla pelle.

La presentazione di «Scrivo racconti perchè l’attenzione scema» era stata organizzata nei minimi dettagli. Era il 13 ottobre 2019, il libro era uscito da appena un giorno; in collaborazione con quella che reputo da sempre la mia casa “artistica“, L’Asino che Vola di Roma  ,avevamo organizzato nei minimi dettagli . Sul palco un tavolino di legno, la macchina da scrivere di mia madre, l’immancabile pupazzo di Goldrake, la tazza con il logo del sito (che faceva molto David Letterman), un sintetizzatore e una batteria elettronica. Nulla doveva essere lasciato al caso, perchè la presentazione di «Scrivo racconti perchè l’attenzione scema» non avrebbe dovuto ‘scemare’. Da sottolineare i cocktail, che per l’occasione prendevano il nome dai titoli dei racconti inclusi nel libro (premetto che il «LAMMERDA» non lo chiese nessuno). Nb: «LAMMERDA» non è altro che un racconto incluso nel libro, in cui narro la storia di un trapper che aveva optato per questo nome d’arte. Come madrina e intervistatrice avevo voluto fortemente vicino a me la mia mentore Paola Gaglianone , nessuna meglio di lei avrebbe saputo raccontarmi, visto che mi aveva visto letteralmente nascere come scrittore. La sala si gremì ben oltre le  aspettative, tanti amici, parenti, appassionati di libri avevano riempito il locale, regalando un’atmosfera più vicina a quella di un concerto. Tra analisi dei testi e reading, il pubblico si è trovato davanti a una vera e propria lezione di scrittura creativa di Paola, che ha lasciato in molti di loro un ricordo ancora ben presente: «Che forte che era la professoressa che ti ha presentato il libro...». Tra microfono, sintetizzatori e pianoforte mi sono divertito a creare le atmosfere sonore che avevo pensato per i racconti scelti per l’occasione. Conservo questo video estrapolato da una diretta Facebook che permise ai lettori e amici non presenti fisicamente, di poter seguire l’evento.