TIXI’S RECENSIONE

Tixi's recensione

LA RECENSIONE DI TIXI’S HA SAPUTO ANDARE A FONDO

Il blog di Tixi’s è l’esempio di come andrebbe affrontata una recensione approfondita di un’opera culturale. Lunga vita ai blogger.

La recensione di Tixi’s:

Riso amaro. Non è il titolo del celeberrimo film, no. Riso amaro è ciò che suscita la lettura di Scrivo racconti perché l’attenzione scema (L’Erudita di Giulio Perrone Editore, 2019, pp. 176) di Alberto Fiori. L’opera si compone di 31 racconti, i cui titoli seguono l’ordine alfabetico, e di 9 “loop letterari” di cui uno “senza titolo”Il filo conduttore che lega i racconti è la satira della società contemporanea , con i suoi falsi miti, il suo culto dell’apparire per cui il “sembrare” è più importante dell’”essere”. Esemplari in questo senso sono Nessuna cura – beffarda critica verso l’ammirazione di un’esteriorità dietro cui spesso si cela una realtà deludente – e Il mondo bello. La satira sociale di Fiori si appunta anche contro la frenesia della vita moderna che fa un uso smodato della tecnologia, come in Otto vite, in cui quest’ultima sopperisce a tutti i bisogni quotidiani ma non riesce di certo a sostituirsi al calore dei rapporti umani. Ma il mondo attuale presenta un’altra piaga verso cui Fiori punta il dito, sempre con il sorriso sulle labbra – ma forse non troppo. L’inquietante Goltor è la metafora di una società che idolatra la ricchezza, che crede di poter comprare tutto ma che viene fagocitata proprio dal denaro. E solo la bellezza – che non può essere acquistata – è in grado di salvare il mondo, proprio come diceva Dostoëvskij. Il mondo di oggi cozza con gli ideali dei nostri genitori, e questo in effetti è un altro degli aspetti presi in considerazione dalla satira di Fiori: il gap generazionale, quel baratro che separa i vecchi – o comunque i meno giovani – dai ragazzi. Inutile e Lammerda gettano luce sull’incomunicabilità tra genitori e figli e sull’incapacità dei primi di comprendere le mode giovanili, viste come stravaganze o degenerazioni.

La chiamano “Roma bene, “Milano bene”. La prima cosa che feci […] fu cercare il termine “bene” per analizzarlo. Questi ragazzi non rispondono a nessuno dei requisiti riportati, non è più tempo di dolce vita perché a guardarli mi viene solo amarezza.

I loop letterari sono brevi brani dalla struttura a cerchi concentrici, quasi “esercizi di stile” che abbracciano anch’essi tematiche varie, da quella amorosa a quella ansiosa, dal loop “in fumo” a quello “globale”.

Sai cosa ci vorrebbe? Una bella pelle d’orso da mettere sotto al camino. Ne vorrei una. Ho letto che qualcuno se la vende prima di averlo ucciso, facile se lo trovi agonizzante su un iceberg, distrutto dal caldo e pronto per essere messo sotto al mio camino. Dove sai cosa manca? Una bella pelle d’orso da mettere sotto al camino. Ne vorrei una. Ho letto che qualcuno se la vende prima di averlo ucciso, facile se lo trovi agonizzante su un iceberg, distrutto dal caldo e pronto per essere messo sotto al mio camino. Dove sai cosa manca? Un po’ di cervello e amore per questo pianeta.

La maggior parte dei racconti adotta la prospettiva omodiegetica; la narrazione in prima persona rafforza la vis comica di Fiori che si colloca pienamente nel solco della tradizione romana del castigat ridendo mores. E in effetti la sua verve più volte strappa non solo un sorriso ma vere e proprie risate nel mostrarci incarnati nei suoi personaggi tipi umani a noi noti – e magari nel riconoscervi noi stessi. I protagonisti dei racconti sono macchiette, figure caricaturali che assommano in sé vizi e virtù, pregi e difetti che possiamo trovare ovunque intorno a noi. Don Infame è il prete avido di denaro; Giovanni è l’anziano agguerrito e arrabbiato per una questione di proprietà; Rosalba Randello, nata a Bellano, in provincia di Lecco il 12 dicembre 1969 è la donna impegnata in una tragicomica ricerca di lavoro – solo per citarne alcuni. Roma e la romanità sono una presenza che aleggia in tutta l’opera di Fiori, dai miti calcistici al linguaggio. Frequenti sono le battute in dialetto romanesco che coloriscono una prosa pirotecnica. Fiori padroneggia alla perfezione la lingua italiana; i titoli dei racconti esibiscono spesso figure retoriche quali l’allitterazione o la paronomasia. Una delle particolarità della raccolta è che in calce ad ogni racconto viene riportata l’indicazione del tempo di lettura. Anche se questa è così accattivante che non ci accorgiamo dei minuti che passano e già ci ritroviamo all’ultima pagina. LINK AL SITO  dove poter seguire Tixi’s e ogni sua recensione.
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