
L’illusione è una sconosciuta che manifesta un sorriso nei tuoi confronti, mentre un manifesto va a rimettere subito le cose in chiaro.
«
Chi è l’ultimo?».
La sala d’attesa è affollata. Mi siedo.
Ora sono l’ultimo: buono solo a perderti, a non capirti.
Di tutti i posti scelgo quello sotto la locandina che riporta ‘
Rimedi all’eiaculazione precoce‘.
Mai sofferto, ma forse ripensando all’ultima volta, al letto disfatto, questa scritta ha qualcosa di profetico.
La notte non dormo. Invidio il tramonto, io non risorgo.
È il mio turno. farò finta di stare meglio: a contare le gocce non mi ci vedo proprio.
L’unico accertamento da fare è sul tuo ritorno.
Esco, tanto già lo so: il mio sangue ha i valori più amari che un uomo abbia mai prodotto.
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Tratto dalla raccolta di racconti
«STORIE PER UN ANNO IN CENTO PAROLE» edito da L’Erudita di Giulio Perrone Editore.
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