«Hollywood nel cortile»

HOLLYWOOD NEL CORTILE racconto inedito di Alberto Fiori

Una storia d’altri tempi, quando Hollywood sembrava essere ancora più lontana e irraggiungibile…meno che per mia nonna.

Tempo di lettura: 2 minuti

ASCOLTA «HOLLYWOOD NEL CORTILE» IN UN MODO TUTTO NUOVO

HOLLYWOOD NEL CORTILE

«Ho visto Luisa con i capelli fatti, per me oggi viene lui». Il passaparola correva veloce, le signore che non avevano l’affaccio sul cortile si organizzavano chiedendo ospitalità a qualche loro vicina più fortunata. La sorte aveva ampiamente premiato mia nonna: un doppio affaccio che le permetteva, dalla finestra che dava sulla strada, di notarne l’arrivo in auto, mentre da quella che dava sul cortile, di ammirarne la classe e l’incredibile bellezza. Il rombo della Jaguar sapeva annunciare, meglio di qualsiasi fanfara, quello che sarebbe diventato uno dei divi più acclamati di Hollywood. «È lui, eccolo, è Roger Moore». Mia nonna si stringeva le mani al cuore, come a volerne attutire i battiti. L’attore camminava a passo spedito e conscio dei tanti occhi che lo seguivano, ripagava le sue ammiratrici alzando il braccio in segno di saluto e dispensando sorrisi. La dolce vita a portata di sguardo. L’abito scuro indossato in maniera sublime, il portamento di chi presta attenzione a ogni minimo particolare, quel mazzo di fiori che sembrava confezionato dal miglior fioraio di Sanremo. Luisa sarebbe scesa da lì a poco, bella come una principessa uscita da un libro di favole; aveva occhi solo per lui com’era naturale che fosse, ma la sua era anche timidezza nei confronti di quelle sue amiche, che cresciute insieme a lei, ora la stava invidiando. Come una vedetta in appostamento, mia nonna si trasferiva alla finestra della sala da pranzo, non volendosi perdere per nulla al mondo, il momento in cui il bel Roger apriva la portiera della fuoriserie alla sua Luisa. Il rombo del motore scriveva la parola fine su quei sospiri che accompagnavano l’auto mentre andava via. Il triste epilogo vedeva come protagonista mio nonno e con lui ogni marito presente in quel condominio. In fondo mia nonna non chiedeva molto, se non ogni tanto la Licenza di sognare. Copyright© All rights reserved
Raccontalo ai tuoi amici

Tag:,