SCONTRO DI CIVILTÀ A PIAZZA VITTORIO di Amara Lakhous

Scontro di civiltà a Piazza VittorioCAMERA

Scontro di civiltà a Piazza Vittorio, l’integrazione spiegata da Amara Lakhous.

Sono passati molti anni dalla prima volta che lessi «Scontro di civiltà a Piazza Vittorio»di Amara Lakhous, dopo ce ne sono state almeno altre due, perché questo è uno di quei libri che andrebbe letto più volte e in momenti diversi della propria vita, per una questione di nuovi punti di vista, di maturità nel frattempo acquisita.. Scontro di civiltà a Piazza Vittorio mi ha seguito per la casa e nei miei spostamenti; ha la forza, pur essendo da oltre dieci anni nella mia libreria, di farsi prendere regolarmente e sfogliare come uno di quei libri ancora da leggere. Tutto merito anche della trasposizione cinematografica con la regia di Isotta Toso e di un bellissimo cast, che annoverava nomi come Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Serra Yilmaz, Ahmed Hafiene, Isa Danieli, Milena Vukotic, Francesco Pannofino, Ninetto Davoli, Paolo Calabresi e tanti altri.

Il trailer del film Scontro di civiltà a Piazza Vittorio lo potete vedere qui:

È più bello il film o il libro? Ma cosa importa! Questa storia merita di essere raccontata in qualsiasi modo. Piazza Vittorio è lo snodo principale di Roma nel quale convivono decine di etnie diverse ed ecco allora nascere questo romanzo che viene definito
«Un’irresistibile miscela di satira di costume e romanzo giallo…»

INCAMERA

Scontro di civiltà a Piazza Vittorio è uno dei libri a cui tengo di più e al quale devo tanto. Mi ha ispirato altre storie (il grande potere dei libri fa anche questo), mi ha fatto sostare in Piazza Vittorio per svariati giorni, appostato come fossi un investigatore privato a studiare i luoghi del mio prossimo libro, che alla fine è finito per ambientarsi proprio in quella piazza (sarà un caso o il legame forte che mi lega ancora a queste pagine?). Mi piace pensare che questa novella d’immigrazione scritta da un immigrato, abbia permesso alla mia storia di “sbarcare” in quella piazza. Una cosa che Scontro di civiltà a Piazza Vittorio mi anche insegnato è quella di non catalogare mai una storia in una categoria specifica. Un racconto d’integrazione sociale può diventare un giallo, tingersi di noir, parlare d’amore e di religioni. Dopo aver letto questo libro, credo sempre più fermamente che uno scrittore non debba tricerarsi esclusivamente dietro un genere, malgrado questa sia la tendenza commerciale, ma riuscire a dare alla propria opera più di una lettura.

LA FRASE SOTTOLINEATA

«Chi è il vero Amedeo? È davvero una strana domanda. Non c’è un vero Amedeo e un falso Amedeo. Esiste solo un Amedeo; quello magnifico che ho amato e che io ho amato. Ho letto un giorno una brevissima definizione dell’amore: l’amore è sacrificio. Amedeo ha sacrificato tutto per me».

Su albertofiori.it troverai tanti racconti inediti e gratuiti da leggere dove vuoi, ma soprattutto come vuoi.

Raccontalo ai tuoi amici