Disavventure Amorose

Copertina Disavventure AmoroseDisavventure Amorose: Il Controvolume di San Valentino per Affiori

Dimentica cioccolatini e rose!

Affiori celebra San Valentino con “Disavventure Amorose”, una raccolta di racconti ironici sulle disavventure sentimentali. Leggi le storie di autori scelti e rivivi le tue epiche figuracce d’amore.

Perché controcorrente?

Basta con la solita retorica sdolcinata del 14 febbraio! Affiori scommette sulla risata e sull’autoironia con “Disavventure Amorose”, un libro che strizza l’occhio a chi ha vissuto (e chi non ha vissuto?) storie d’amore finite male, appuntamenti imbarazzanti eclatanti figuracce.

Cosa troverai in questo libro:

  • Racconti divertenti e commoventi di autori emergenti e affermati.
  • Storie di cuori infranti, tradimenti inaspettati, primi appuntamenti disastrosi e bugie colossali.
  • Un’occasione per ridere di sé stessi e delle proprie disavventure amorose.

Un libro per chi:

  • Ha il coraggio di non prendersi troppo sul serio.
  • Ama l’umorismo e l’ironia.
  • Vuole leggere storie vere e autentiche di vita vissuta.

Se sei sopravvissuto a San Valentino, questo libro è per te!

Scopri le storie di “Disavventure Amorose” e preparati a ridere a crepapelle.

In uscita il 14 febbraio 2024.

Potevo mai scrivere qualcosa di normale?

In quanto a me sono stato costretto a riaprire l’album delle figuracce in amore e scegliere una storia che potesse avere un senso essere raccontata. Proprio perchè legata a un periodo storico come questo, così funesto e particolare, mi sono detto che spiattellare la bieca scusa che una ragazza usò davvero con me pur di non uscire insieme, poteva donarmi almeno un certo senso di rivalsa nei suoi confronti. Naturalmente sono stato costretto a romanzarla per non offrire ai lettori una storia in cui un povero cuore, il mio, veniva spezzato da una sadica, ma debbo dire geniale donzella, a cui auguro oggi di essersi sposata con un perdigiorno, che passa le sue giornate al bar a vedere gli altri che si ubriacano, perché non ha nemmeno i soldi per un Campari. Se vi sono sembrato troppo cattivo, leggete cosa si inventò quel genio del male di cui ho dimenticato volutamente il nome, così da ricordarla con nomignoli dispreggiativi ogni volta diversi. Sul sito dell’editore troverete invece le reali e nobili intenzioni che questa raccolta vuole racchiudere, invece qui il mio delirio dal titolo «La scusa di religione».
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