Il Taccuino della Pace è un piccolo spazio dove tanti scrittori hanno provato a raccontare, in pochissime parole, cosa sia per loro questo termine tanto ostile a certi potenti del mondo.
Il Taccuino della Pace, mi ha permesso di ribadire il mio concetto riguardo la guerra,
quello che da sempre sogno è un mondo in cui i bambini ripudino le armi giocattoli, così da avere un giorno un mondo di disertori.
Fino a quel momento, l’unica pace che possiamo pretendere è quella dentro noi stessi, perchè nessuno ce ne concederà un’altra.
Minarla, nel vero senso della parola, sarà l’intento di chi scambia la voglia di pace per debolezza.
«Abbracciare per non imbracciare»
Ringrazio quindi
Giulio Perrone Editore per aver pensato ancora una volta a me e avermi invitato a far parte di questa combriccola di sognatori, di gente che crede che la penna sia l’arma più potente in nostro possesso, perché racconta, non si ferma davanti a niente e lascia ai posteri le testimonianze di ciò che è accaduto realmente.
Al momento ci sono 59 guerre nel mondo
e ognuna di esse sembra non riguardarci più di tanto, a meno che qualcuno di noi non lavori in una delle tante aziende che producono armi e allora il discorso cambia.
Ci chiameranno sognatori o artisti e per questo li ringrazio.
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