«Guerra all’anima sua» con Nadia Terranova, è un dramma familiare nato da un suo incipit per la raccolta di racconti ideata da Giulio Persone (Ed. L’Erudita) dal titolo
«UNA FAMIGLIA GUASTA»
«Guerra all’anima sua» con Nadia Terranova, mi ha fatto provare le medesime sensazioni di quando, seduto al pianoforte o con una chitarra tra le braccia, vengo travolto da quelle «istantanee armoniche» che si faranno poi canzone.
L’ispirazione non lascia spazi, ma vuole solo che la si porti a compimento.
Un fiume in piena, che messo il punto finale, mi ha fatto ritornare da un’apnea creativa che mi aveva estraniato dal mondo.
Merito sicuramente dell’autrice
Nadia Terranova che, grazie al suo incipit, ha saputo smuovere, anche se involontariamente, le corde della mia ispirazione e permesso di scrivere «Guerra all’anima sua» .
Una delle scrittrici più brave del panorama italiano, poliedrica nell’essere autrice di
romanzi meravigliosi come
Gli anni al contrario (Einaudi, 2015) e
Addio fantasmi, (Einaudi, 2018)
e capace di scrivere numerosi libri per bambini e racconti per grandi editori.
Incontrandola si avverte subito un particolare della sua persona: lei è letteratura.
La dedica che mi ha lasciato, sul libro che ci vede autori, è di chi non scrive tanto
per farlo, come fosse un regalo pensato.
Una famiglia benestante costretta a fare i conti con i compromessi e i pregiudizi che solo il denaro,
il nepotismo e la non-cultura riescono a cementare.
Ho avuto la fortuna di avere nella vita una famiglia tutt’altro che guasta, quindi inizialmente mi venivano a mancare i punti di riferimento per agganciarmi a ciò che Nadia aveva pensato.
Stranamente, come se fossi un semplice tramite, le mie dita hanno cominciato a volare sulla tastiera; personaggi di cui non ne conoscevo nemmeno una caratteristica, cominciavano a delinearsi.
A causa del nepotismo si sono visti sgretolare imperi,
sia da un punto di vista storico che imprenditoriale.
Il famoso detto:
«La prima generazione crea, la seconda mantiene, la terza distrugge» il più delle volte si fa legge e rimango convinto che se ci affidassimo maggiormente alla meritocrazia (che non mira di certo a escludere i discendenti, qualora decidessero di formarsi a dovere, invece di vivere sugli allori), avremmo aziende più solide e un mercato del lavoro più stabile.
Una visione teatrale, dove io, seduto in platea, ammiravo i personaggi muoversi, parlare, accusarsi.
Ecco allora un tavolo, un pranzo e una tragedia familiare appena consumata che non sembra voler lasciare strascichi.
Ho avuto fin da subito la netta sensazione che fossi di fronte a un racconto che racchiudeva qualcosa di ben più grande.
Probabilmente diventerà parte della trama di un mio prossimo romanzo, se i personaggi continueranno a chiamarmi con insistenza come ora, sarò costretto e felice d’immergermi nella loro storia.
Il titolo del racconto «Guerra all’anima sua» è arrivato dopo aver messo il punto finale, come fosse una conseguenza, perché racchiude in esso tutto ciò che Guido Maria ha dovuto subire, chiuso nel silenzio del suo ‘essere diverso’.
La raccolta di racconti «UNA FAMIGLIA GUASTA» è edito da L’Erudita di Giulio Perrone Editore.
SITO DELL’EDITORE
