IN MEZZO AL MARE di Mattia Torre

In mezzo al mare copertina

CAMERA

IN MEZZO AL MARE di Mattia Torree lasciarsi cullare dalle onde della sua genialità

Collocare In Mezzo al Mare di Mattia Torre in una delle stanze della mia casa, affermare che l’abbia divorato in quella da letto piuttosto che in salotto, non sarebbe veritiero; un libro che mi sono portato dietro ovunque, di cui ho assaporato ogni riga almeno cento volte, nemmeno fosse stato un mio testo bisognoso di editing. Se nella mia vita da scrittore ho trovato la forza di scrivere racconti, di credere che quella forma letteraria non fosse oramai morta, è merito suo e di tutte le voci che hanno portato in giro le sue storie.

In un hotel per soli scrittori farei trovare nel cassetto di ogni comodino IN MEZZO AL MARE di Mattia Torre. Grazie di cuore.

INCAMERA

Ho voluto fortemente che IN MEZZO AL MARE fosse il primo a essere raccontato in questa rubrica, perché lo dovevo a Mattia Torre.

Premetto che non ho mai avuto il piacere di conoscerlo e ciò rimarrà tra i miei rimpianti più grandi al pari di Bowie o Gaber. Le sue storie mi hanno dato forza, indicato la via, mi hanno ispirato per quello che oggi sono o che vorrei essere. Lui era uno dei tre sceneggiatori di Boris e questo dovrebbe bastare a raccontarne la maestosità artistica che albergava in lui (se non hai visto Boris è molto grave, ma puoi cercare di rimediare al più presto). foto Mattia Torre Un genio, come direbbe Renè Ferretti (se non sai chi è Renè Ferretti è molto grave, ma puoi cercare di rimediare al più presto) e come tutte le menti illuminate era un visionario. Nel suo libro «In mezzo al mare» c’è il perfetto vademecum su come andrebbero scritti i monologhi. Tra i più bravi attori contemporanei, come Valerio Mastandrea, Valerio Aprea o Geppi Cucciari, hanno portato in scena i suoi testi. Ero presente al Teatro Ambra Jovinelli di Roma quando Valerio raccontò «Migliore»: platea e galleria incollate per tutta la durata dell’atto unico, fino al momento in cui l’inevitabile standig ovation non accennava a terminare. Non da meno Geppi che portò in scena «Perfetta» rimanendo fedele al titolo e dimostrandosi un’attrice sontuosa. Perché i testi di Mattia ti migliorano quando li leggi, ti aprono la mente, ti regalano nuovi punti di vista. Ogni venerdì aspetto che Valerio Aprea ne legga uno a Propaganda Live, che ne tiri fuori qualcuno rimasto, fino a quel momento, inedito. Mattia ci ha lasciato in quel maledetto luglio del 2019 e la dedica che mi scrisse Geppi Cucciari nel dietro le quinte del Teatro Brancaccio proprio sulla mia copia  rende bene lo stato d’animo di chi lo ha conosciuto, di chi lo ha letto, di chi lo ha ammirato: Dedica di Geppi Cuccciari

LA FRASE SOTTOLINEATA

«E quella voce, così morbida e roca, mi giunse alle orecchie come le voci dei primi soccorritori arrivano a chi è caduto da una rupe».

Ho voluto che tutti i video dei suoi monologhi (presenti in rete), fossero elencati qui di seguito, per averli, come quella collezione che la guardi e fa bene al cuore:

Su albertofiori.it troverai tanti racconti inediti e gratuiti da leggere dove vuoi, ma soprattutto come vuoi.

Raccontalo ai tuoi amici