«Un Genitore Migliore»

«UN GENITORE MIGLIORE»

Prese la pistola dal comodino del padre, in grembo teneva qualcosa tanto piccolo, quanto più grande di lei. Farla finita due volte in un colpo solo. Un gioco da ragazze e lei quello era. Premette il grilletto. Lo sguardo fisso verso un punto morto, come ad abituarsi al dopo. Rumore metallico. La dimenticanza del padre nel lasciarla scarica. Anna cadde sulle ginocchia, la vita voleva che ricominciasse pregando. Il padre si limitò a sgridarla per aver preso l’arma. In quel momento lei, portandosi le mani alla pancia, comprese che sarebbe stata comunque un genitore migliore di quello che l’aveva generata. Copyright© All rights reserved Tratto dalla raccolta «UNA STORIA PER OGNI GIORNO» edito da L’Erudita di Giulio Perrone Editore
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